Rionero in Vulture chiamato generalmente Rionero, è un comune italiano di 12.620 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Situato alle pendici del Monte Vulture, è stato insignito della medaglia d'argento al merito civile per atti di abnegazione durante il secondo conflitto mondiale. La città è conosciuta in Italia anche per la sua ricchezza di acque minerali, settore in cui opera l'azienda Fonti del Vulture, che imbottiglia, tra le altre, le acque Lilia e Sveva. Rionero in Vulture è...
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Rionero in Vulture è la città produttrice del vino Aglianico del Vulture Doc e per l’acqua Lilia e Sveva che viene imbottigliata alle pendici del Vulture nei pressi dei Laghi di Monticchio.
Raffaele Giordano Capobianco (Rionero in Vulture 1905- Auberry 1993): famoso pugile statunitense conosciuto con il nome di Young Corbet III. Mancino, vinse il campionato mondiale nel 1933 dei pesi welter battendo Jackie Fields. Nel 1938 fu nominato campione del mondo dei pesi medi battendo Fred Apostoli. Fu anche insegnante di educazione fisica e si dedicava alla coltivazione di uva seguendo le antiche tradizione familiari lucane. Dopo la sua morte fu introdotto nella World Boxing Hall of Fame e gli fu dedicata una statua a Fresno. Carmine Donatelli, detto Crocco (Rionero in Vulture 1830- Portoferraio 1905): il brigante italiano più conosciuto del periodo risorgimentale, capo delle brigate del Vulture. Passò in poco tempo dal disertare dal servizio militare borbonico, a combattere con Garibaldi fino a diventare in Generale dei briganti più temuto. Sulla sua testa pendeva una taglia di 20.000 lire, fu condannato a morte in un primo momento poi la sua pena fu commutata in ergastolo e venne rinchiuso nel carcere di Portoferraio.
La valorosa Rionero in Vulture:
Le prime tracce storiche di Rionero in Vulture risalgono al IV secolo a.C. e sono di origine romana, queste sono state rinvenute in località San Francesco, Cappella del Priore, Padulo e Torre degli Embrici. Nel 1277 compare per la prima volta il nome della ...
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La bellezza di Rionero in Vulture non risiede solo nel centro storico ma anche nelle bellezze naturali che il circondario riserva, come i Laghi di Monticchio che sorgono ai piedi del Vulcano spento Vulture e dove si imbottigliano le acque Lilia e Sveva.
Costruito nel 1728 il Palazzo ha ospitato al suo interno Giuseppe Bonaparte, Ferdinando II di Borbone e l’ex presidente del consiglio Giuseppe Zanardelli. Nel Palazzo si accede tramite un grande cortile che è costeggiato da una scalinata conducente ad un giardino interno; una parte del Palazzo è oggi Biblioteca ed è dedicata proprio al meridionalista Giustino Fortunato da cui prende il nome. All’interno della biblioteca vi è il Fondo famiglia Fortunato formato da cinquecentine, libri del XVII, XVIII e XIX secolo. All’interno delle cantine del Palazzo invece è stato allestito il Museo della Civiltà Contadina che raccoglie strumenti ed oggetti di vita quotidiana del rionerese.
Dedicata al patrono della città, San Marco Evangelista e costruita nel 1695. La storia costruttiva della chiesa è particolare: l’Università di Rionigro assegnò la sua costruzione a diverse famiglie ricche della zona ed al suo interno permise la costruzione, ad ognuna di essere, di un altare ed una sepoltura privata. Oggi si presenta in stile barocco e nel corso dei secoli è stata ampliata seguendo il crescente aumento della popolazione. All’interno sono conservati intagli lignei del XVIII secolo e tre altari in marmi policromi.
L’Orologio del rione Costa sorge nel rione omonimo e fu innalzato in un punto strategico nel 1888 in sostituzione del vecchio orologio. La posizione si deve all’intuizione di porre un orologio visibile da qualsiasi angolo della città per venire incontro a chi all’epoca non possedeva un orologio personale.
L’Abbazia sorge sul fianco del vulcano spento Vulture e fu edificata nel 1000 dai frati benedettini attorno un’antica grotta basiliana. Il monastero oggi è “il modello più perfetto di solitudine monastica” (Edward Lear in “Viaggio in Basilicata”, 1847) ed è formato da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e dalla cappella di San Michele. Vi sono affreschi del XI secolo e la bellezza dell’intero monumento risiede prima di tutto nell’essere posizionato in un luogo di pace e tranquillità. Al suo interno è stato adibito il Museo di Storia naturale del Vulture dove conservati ci sono reperti preistorici rinvenuti sul luogo.
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