Diverse sono le chiese rupestri nel circondario di Melfi, di cui ne citiamo alcune: - Chiesa rupestre della Madonna delle Spinelle: scoperta nel 1845 a seguito di una frana, ne resta solo la cappella terminale (resti della navata furono spianati negli anni settanta per creare un piazzale antistante) di pianta esagonale con sei semicolonne che sostengono un cornicione. In era medievale era una parte della Basilica di Santo Stefano, una costruzione paleocristiana con più navate e cappelle annesse. Secondo alcune leggende, in parte confermate, vi era un lungo cunicolo sotterraneo che collegava il complesso con il Castello. Fu luogo di varie riunioni e congressi e si sostiene che da questa struttura partirono i soldati normanni capeggiati da Boemondo per la prima Crociata in Terra Santa. - Chiesa rupestre di Santa Lucia: Situata in contrada Giaconelli, a metà strada tra Melfi e Rapolla, è costituita da un solo ambiente con volta a botte. Gli affreschi della cripta, risalenti al XIII secolo e restaurati dal pittore prof. Tullio Brisi, presentano uno stile prettamente bizantino e illustrano le storie della santa. Inoltre vi è una raffigurazione della "Madonna con Bambino" seduta su trono mosaicato, tipica opera bizantina. - Chiesa rupestre dello Spirito Santo: Interamente scavata nella roccia, si trova a circa 900 metri di altezza tra i boschi del Monte Vulture. Conserva una statua della madonna, che viene portata per le vie della città durante la festa della Pentecoste in memoria della battaglia tra francesi e spagnoli a Melfi.