giovedì 21 novembre 2024
Banzi

Banzi (Bànze in dialetto lucano) è un comune italiano di 1.196 abitanti della provincia di Potenza in Basilicata. Sorge a 571 m s.l.m. nella parte nord-orientale della provincia al confine con la parte sud-occidentale della provincia di Barletta-Andria-Trani. Confina con i comuni di: Genzano di Lucania (6 km), Palazzo San Gervasio (11 km) e Spinazzola (BT) (20 km). La cittadina ha origini molto antiche e risulta infatti abitata già dal VI e IV sec. a.C. e Il suo antico centro abitato viene ci...

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Dove trovarci
Provincia
PZ
CAP
85010
Indirizzo uffici
Via Municipio
Superficie (kmq)
83,06 km²
Altitudine (metri)
571 m
Posizione
Hill
Popolazione
1196
Patrono
San Vito Martire - 15 giugno
Specialità locali

Patate arranganate: piatto tipico della tradizione, antico e povero fatto semplicemente con patate cotte al forno condite con del pan grattato. Brodetto: piatto della tradizione pasquale, è una minestra preparata con cicorie campestri, finocchi selvatici, funghi cardoncelli, asparagi di bosco, uova, salame e carne di capretto o agnello.

Celebrità

Urbano II, Ottone de Châtillon detto di Lagery (Châtillon-sur-Marne 1040-Roma 1099): Papa della Chiesa cattolica dal 1088 fino alla morte. Conosciuto perché primo Papa a convocare la prima crociata nel 1095. Durante la sua formazione da monaco, trascorse sei anni nell’Abbazia di Banzi e quando divenne Papa elargì in suo favore diverse ricchezze.

La storia

Bantia, città dei popoli bantini:

Banzi sorge su un dosso che domina la parte alta del torrente Fiumarella proprio sui resti di un centro a nuclei sparsi abitato già nella preistoria. È in questa località che si sono ritrovati reperti risalenti al VI e IV sec. a.C. oggi conservati in dive...

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Perchè visitare Banzi?

Banzi è la meta ideale per gli amanti della storia e dell’archeologia in quanto ricca di reperti antichi sparsi in vari musei. Il piccolissimo borgo che sorge al centro dell’alta Valle del Bradano vanta il ritrovamento di numerosi resti tra cui quelli dell’Abbazia benedettina di Santa Maria risalente al secolo IX, la più antica della regione o i resti romani del templum auguraculum del I sec a.C. Ma il reperto più importante, custodito nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli è la Tabula Bantina, il più complesso documento epigrafico su lastra di bronzo in lingua osca a caratteri latini.